No, le scarpe antinfortunistiche non sono tutte uguali

Se pensiamo che le scarpe sono tutte uguali allora ci stiamo proprio sbagliando. La loro differenza non è solamente estetica, ma soprattutto funzionale.

Scarpe antinfortunsitiche

Vediamo le principali differenze fra questi modelli di scarpe antinfortunistiche:

– S1P SRC indicano: protezione in punta, antiscivolo (oli, idrocarburi, superfici ceramiche acciaio) , area del tallone con shock absorber, suola antiperforazione,

– S3 HRO HI SRC: come le S1P SRC con aggiunta di capacità idrorepellente, con suola resiste alle alte temperature e isolamento del calore.

Come vengono classificate le scarpe antinfortunistiche?

SCARPE DI TIPO I: SB

Le calzature di Tipo I prevedono la scarpa antinfortunistica “base” che è identificata con il codice SB e che presenta un puntale rinforzato in acciaio per proteggere le dita dei piedi dalla caduta di oggetti pesanti, mentre la sua suola è resistente agli oli. Si tratta insomma di una scarpa piuttosto leggera e antiscivolo il cui look è praticamente simile a una sneaker.

SCARPE DI TIPO I: S1

Le calzature identificate con il codice S1 presentano anch’esse la protezione in punta, ma la loro suola tutela maggiormente il lavoratore in quanto non solo è antiscivolo per quel che riguarda gli oli, ma anche per gli idrocarburi. Inoltre l’area del tallone è strutturata come shock absorber per evitare di trasmettere gli urti che, con l’andar del tempo, potrebbero portare a dei problemi per quel che riguarda la corretta deambulazione.
Se poi alla dicitura S1 si trova accanto la lettera P, ciò sta a indicare che all’interno si trova una particolare soletta antiperforazione.

SCARPE DI TIPO I: S2

Le scarpe identificate con il codice S2 aggiungono anche l’idrorepellenza all’acqua, ciò non significa però che possano essere considerate totalmente impermeabili perché l’acqua può penetrare tra la suola e la tomaia, si tratta insomma di calzature che assicurano il piede asciutto in caso si lavori all’esterno.

SCARPE DI TIPO I: S3

La categoria S3 prevede che, oltre alle caratteristiche appena elencate, figuri anche la soletta antiperforazione per lavorare in sicurezza su terreni accidentati e nei cantieri.

SCARPE DI TIPO II: S4 e S5

Le calzature in gomma e in materiali polimerici, cioè quelle totalmente impermeabili che possono sopportare l’immersione in acqua e che sono classificate come Tipo II, portano invece i codici S4 ed S5. Le prime sono fornite di puntale rinforzato, suola antiscivolo e antistatica e protezione del tallone, le seconde (S5) aggiungono a tali caratteristiche anche la lamina antiperforazione.

Per quel che riguarda invece le caratteristiche addizionali che le diverse scarpe antifortunistiche possono avere, le normative europee prevedono questi codici:

P – per suola anti perforazione
E – per suola in grado di assorbire energia nella zona del tallone
M – con tomaia che prevede protezione specifica del metatarso
A – scarpa antistatica che disperde l’accumulo di cariche elettrostatiche
C – conduttiva per assicurare l’isolamento da scariche elettriche
WR – con tomaia resistente all’acqua
WRU – con tomaia resistente alla penetrazione e all’assorbimento dell’acqua
CI – che assicura l’isolamento dal freddo
HI – che assicura l’isolamento dal calore
HRO – con suola resistente alle alte temperature (fino a 300° per un minuto)
AN – con rinforzo per la protezione del malleolo
CR – con protezione interna per resistere al taglio
FO – resistenza agli idrocarburi
SRA – antiscivolo su superfici ceramiche e su detergenti
SRB – antiscivolo su superfici in acciaio e su glicerina
SRC – assomma le caratteristiche dei tipi SRA e SRB.

Scarpe antinfortunistiche: ad ogni lavoro la sua scarpa giusta

SB

Le SB, cioè le antifortunistiche basic, sono adatte per i baristi e per chi si svolga la propria opera in laboratori o industrie alimentari, nonché in aziende farmaceutiche.

S1

Le S1, che sono fornite anche di shock absorber per il tallone, sono altrettanto adatte per tali tipi di mansioni e sono consigliate inoltre per chi svolge lavori quali falegname, magazziniere, dipendenti di industrie meccaniche, imbianchino ed elettricista. In particolare, le scarpe per gli elettricisti non devono avere al loro interno parti in metallo e devono presentare una suola non conduttiva.

Le scarpe antinfortunistiche maggiormente vendute sono però le S1P, cioè quelle munite anche di lamina antiperforazione, proprio grazie a questa caratteristica aggiuntiva, sono l’ideale anche per chi svolge mansioni all’esterno o per chi si trovi a lavorare occasionalmente in cantieri dove si può riscontrare la presenza di chiodi, calcinacci, schegge di legno o di metallo. Sono quindi perfette sia per meccanici, sia per quegli artigiani come gli elettricisti, i falegnami, gli idraulici. Agli idraulici, in particolare è consigliata la scelta di calzature di questa tipologia che però presentino il codice SRC, quindi con suola antiscivolo su diverse superfici.

S3

Le calzature con la sigla S3 offrono un alto grado di protezione. Sono le scarpe ideali per l’edilizia, per chi presta la propria opera in agricoltura e in officine. Se vengono scelte con il codice aggiuntivo WRU si dimostrano perfette per lavorare all’esterno anche nei giorni di maltempo, infatti possiedono una membrana che evita la penetrazione dell’acqua per almeno 15 minuti. Chi lavora all’esterno deve però pensare anche alla stagione fredda e se le scarpe portano il codice CI, cioè antifreddo, sono quelle da adottare durante l’inverno.

S1, S2, S3 + HRO

Le scarpe con sigla S1, S2, S3 possono essere proposte anche con la caratteristica aggiuntiva HRO, cioè con suola resistente al calore e sono consigliate per i lavoratori che si trovano in ambienti le cui superfici possono essere calde, quindi saldatori e addetti delle industrie metallurgiche.

S4 & S5

Gli stivali S4 sono invece le calzature da indossare per chi lavora in impianti di lavaggio, in aziende zootecniche e in industrie dove sia prevista la presenza di fondi bagnati.

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